Ci sono città che sono diventante mitologiche, se non ci sei mai stato vengono precedute da luoghi comuni e da detti che si sono succeduti ormai nei secoli. Io ne avevo uno tutto mio e si era formato inconsciamente grazie alla mia passione per il cinema. Bertolucci, Jean-Pierre Jeunet, Woody Allen e C. Nolan mi hanno raccontato sfumature ed epoche diverse. Prima di partire mi aspettavo una "metropoli caotica in equilibrio".
Poco spazio, poche ore, poco tempo ... ma ho provato a raccontarmi questa mia
prima impressione parigina. Più semplice e leggera di quanto la
tensione mi facesse soppesare.
Beh, vi ho parlato di Cinema e parto
proprio da qui: Pont de Bir-Hakeim.
Questa stagione impreziosisce Parigi con i suoi arancioni
Blue hour a Parigi
La Ville Lumière, vero. Fare due passi la sera a Parigi ha sicuramente il suo fascino. Ma ho trovato parecchi contrasti, che sarebbe ingiusto sottolineare fotograficamente: dietro le luci e il turismo trovi una quantità di anime silenti dormire a terra e al buio, al freddo, paradossalmente protetti dalla movida.
Le superfici di Parigi
Se avessi dovuto solo immaginare Parigi, avrei riprodotto esattamente questo ambiente. Come dicevo, forse il cinema, mi ha raccontato e costruito impalcature d'immaginazione difficili da cambiare. Ed ecco, la fortuna mi ha fatto immergere nella Parigi che ho immaginato: la nebbia umida, gli spazi sospesi e le mattinate silenziose.
Dunque vi porto a scoprire una lunga mattinata di nebbia a Parigi.
È stato emozionante godersi lentamente Montmartre, tra scalinate di foliage e il fascino dell'estetica europea. Davvero meravigliosa.
Dopo un paio d'ore mi sono dovuto scontrare con la realtà : orde di turisti irrispettosi e rumorosi hanno riempito velocemente i silenzi. Non nascondiamoci, l'overtourism è sinonimo di ignoranza, che porta gente disinteressata a occupare - e spesso stuprare - gli spazi, calpestando la cultura. Del tutto ignara di cosa ci sia da imparare, sentire, percepire in un luogo. E complici sono i finti bistrot turistici, dai menù sgrammaticati e senza identità .
Utopisticamente, spero si torni a riflettere sulla necessità di salvaguardare l'unicità di un patrimonio. In tutto quello che siamo diventati non c'è alcun beneficio.
Fate sempre la scelta tra l'essere turisti o viaggiatori. È importante.





































