A walk in Venezia
Non ero mai stato a Venezia e mi è capitato di esplorarla qualche mese fa
tra nebbia e pioggia. Forse chiunque sarebbe rimasto deluso, ma a me è
andata benissimo così, perché ho attraversato l’odore della laguna, la calma
spettrale e il mistero di una città bloccata nel tempo.
Sotto la prima pioggia, ho percorso le fondamenta delle Zattere fino a
Punta della Dogana. Da lì, si può vedere l’abbazia di San Giorgio Maggiore
galleggiare leggera.
Passeggiando tra le calli veneziane, i suoni, i ponti e gli sbocchi sulla
laguna, la pioggia sembra trattenere il tempo.
Anche i colori in questa città scandiscono le fasi della giornata. Eccola
vestirsi del suo elegante verde sul Canal Grande.
E di notte c’è una Venezia del tutto diversa a coinvolgerti, dove le
gondole ormeggiate fluttuano silenziose sui riflessi della storia.
Anche piazza San Marco di sera diventa più tranquilla e ti permette di
osservare il gioco di ombre e luci tra colonne, archi e portici..
L’occasione perfetta per fare anche qualche scatto street
Il giorno dopo, c’è stato un momento in cui il sole mi ha mostrato anche
una Venezia calda, colorata, con i verdi e gli azzurri che hanno cominciato
a mescolarsi.
Protagonista assoluto: Ponte dei Sospiri, in equilibrio, sospeso nel
tempo.
Dimmi che sei a Venezia senza dirmi che sei a Venezia.
Perdersi è d’obbligo, perché ogni sosta su un ponte qualsiasi riesce a
sorprenderti.
Venice vibes, more and more.
Una delle più belle viste sulla Laguna, da un’altra prospettiva.
Sono passato e ripassato sul ponte dell’Accademia, da dove si coglie una
luce ogni volta diversa e affascinante. Difficile non fermarsi a
fotografare, anche solo per qualche minuto, questa immensa
scenografia.
Manca solo la mia Venezia preferita, quando si veste di un incredibile blu e
le luci la decorano con una rara eleganza. Ecco la vista completa.
Durante la blue hour poi, i riflessi sull’acqua sembrano dipinti dai più
grandi impressionisti.
Venezia di sera e di notte: due mood, una sola magia.
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